(06/10/2025)

Il Campionato di Promozione, pur essendo una categoria dilettantistica, rappresenta il cuore pulsante del calcio campano. È qui che club con solide tradizioni e grandi ambizioni, come l'ASD Città di Gragnano, Pompei Soccer e Città di Campagna, lottano ogni domenica per il salto di categoria. Tuttavia, l'attenzione delle ultime settimane si è spostata dai gesti tecnici sul campo alle decisioni arbitrali. Le lamentele, ormai frequenti e vibranti, non sono più un semplice mugugno post-gara, ma il segnale di una criticità che richiede un'analisi seria: la qualità e la gestione delle partite affidate ai fischietti di categoria sono all'altezza delle aspettative dei club? Il recente caso che ha coinvolto il Gragnano, che ha lamentato apertamente gravi errori dopo la sconfitta contro il Città di Campagna, che nel match precedente aveva subito decisioni importanti dalla terna arbitrale, riaccende i riflettori su un tema cruciale per la credibilità dell'intero torneo.

Il contesto delle lamentele
Le proteste non nascono da singoli episodi isolati, ma da una percezione diffusa di mancanza di uniformità e di preparazione specifica che, secondo i club, altererebbe la regolarità del campionato. Società che investono tempo, denaro e passione per allestire rose competitive non possono accettare che il risultato di una stagione sia messo a rischio da errori considerati grossolani o superficiali.
In un girone equilibrato come quello di Promozione, un punto perso per un rigore inesistente o un gol annullato ingiustamente può fare la differenza tra la promozione e la retrocessione. Il danno, in termini economici e morali, per i club dilettantistici è enorme.

La responsabilità dell'AIA: formazione e trasparenza

Non si tratta di demonizzare la classe arbitrale, composta perlopiù da giovani che fanno della passione il loro motore, ma di esigere un cambiamento sistemico nella formazione e nella designazione. L'Associazione Italiana Arbitri (AIA) è chiamata a garantire che anche gli arbitri designati per la Promozione siano:
1. Tecnicamente preparati: Conoscenza ineccepibile del regolamento e capacità di applicarlo in situazioni ad alta pressione.
2. Adeguati fisicamente: Una corretta posizione in campo è spesso la chiave per una decisione giusta.
3. Supportati psicologicamente: Devono saper gestire le pressioni ambientali tipiche dei campi dilettantistici.

I club chiedono, inoltre, maggiore trasparenza e un canale di dialogo più efficace con i vertici arbitrali. Non per ottenere sconti o favori, ma per comprendere le dinamiche delle designazioni e per avere rassicurazioni sull'impegno profuso nell'elevare il livello tecnico dei direttori di gara.

Per una promozione più Credibile

La Promozione merita rispetto. È la categoria dove spesso si formano i futuri talenti del calcio professionistico, non solo tra i calciatori ma anche tra gli arbitri.
È fondamentale che i vertici federali e l'AIA riconoscano l'importanza di questa categoria e agiscano con determinazione. Fornire gli strumenti necessari agli arbitri, intensificare i corsi di aggiornamento e adottare criteri di designazione più rigorosi non è un lusso, ma un dovere etico e sportivo.

Solo così, l'attenzione potrà tornare giustamente al campo, al gioco e alla passione dei tifosi, lasciando le polemiche arbitrali a un lontano e spiacevole ricordo. Garantire la correttezza del gioco è l'unica via per tutelare l'investimento e la dignità di tutte le società coinvolte.