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La Proposta. Ex area AVIS per recuperare il degrado della periferia stabiese bisogna promuovere l'amministrazione condivisa.(19/07/2021)
Gli sversamenti illeciti scoperti nell'ex area AVIS disvelano il degrado in cui versa la periferia stabiese. Urge promuovere l' amministrazione condivisa per il recupero delle arre dismesse. Mentre il Consiglio Comunale di Castellammare di Stabia discute la destinazione delle aree dismesse che Marina di Stabia dovrebbe rigenerare, a pochi metri di distanza si rinviene una discarica di rifiuti tossici in perfetta linea con quanto accade in altre aree della Campania. Sorgono spontanee le riflessioni su due livelli di governo locale; 1. comunale: i continui annunci di azioni innovatrici e mirabolanti che l’Amministrazione Stabiese vagheggia, dalle più semplici e puntuali a quelle che riguardano gli strumenti di programmazione territoriale a lungo termine (PUC, PUM etc), dovrebbero essere discusse con la Città attraverso reali tavoli di copianificazione, come indicato dall’art.118 della Costituzione italiana e dalla Convenzione di Faro, puntualmente inevasi. Nella stessa direzione andrebbe anche l’assunzione di uno strumento come il Regolamento di Amministrazione Condivisa - fondamentale per la soluzione dello stato di abbandono della gran parte del Patrimonio cittadino (ad es: Lungomare, Terme, Boschi, aree verdi attrezzate etc) - promesso in campagna elettorale dall’attuale sindaco e rimasto nel cassetto di un ex assessore tecnico. 2. regionale: ormai la Campania potrebbe diventare oggetto di turismo dell’horror. Terra e Acqua sono strumenti di trasmissione di cancri terribili che il nostro governatore e i suoi scagnozzi (nonostante le promesse elettorali mai onorate) omettono deliberatamente di risolvere, riducendo l’investimento per la Sanità alla ricerca delle cure per i malati, dimenticando la prevenzione, in termini di eliminazione delle cause delle malattie mortali e di incremento della diagnostica preventiva. È di questi giorni la notizia che il budget annuale per la Pubblica Sanità di alcune province della Campania è terminato e, dalla fine di luglio, tutti gli abitanti della Regione (tranne quelli del territorio salernitano) pagheranno il ticket per ogni esigenza curativa e diagnostica. Eppure ognuno di noi è in grado di capire quanto dolore si risparmierebbe affrontando i problemi di aree e corsi d’acqua che nella Storia sono ricordate bellissime e fertilissime fonti di vita, anche sviluppando e sfruttando gli strumenti della COPIANIFICAZIONE.
19 - 07 - 2021 Progressisti comitato promotore
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