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Giornata Internazionale dell’Epilessia: Il 10 febbraio Maschio Angioino, Reggia di Caserta e Palazzo Si Città Si Illuminano Di ViolaIn Campania Numerose Le Iniziative Promosse Dalla Lega Italiana Contro l’Epilessia (LICE)(06/02/2020) Napoli, 6 febbraio 2020 - È in occasione della Giornata Internazionale dell’Epilessia (10 febbraio) che la Lega Italiana contro l’Epilessia (LICE) organizza in Campania numerose iniziative di informazione e sensibilizzazione su una delle patologie neurologiche più diffuse: oltre 500.000, infatti, le persone colpite solo in Italia, mentre i casi registrati nel mondo sono circa 50 milioni. NAPOLI
Per l’occasione sarà distribuito materiale informativo sull’epilessia.
CASERTA • Lunedì 10 febbraio, a partire dalle ore 20.30, anche la Reggia di Caserta si tingerà di viola per contrastare pregiudizi e fare luce sull’epilessia • Martedì 11 febbraio, dalle ore 10.30 alle ore 12.30, presso il Liceo Classico Pietro Giannone di Caserta si svolgerà “Epilessia, mettiamo in crisi il pregiudizio”. Esperti del Centro per la Chirurgia dell'Epilessia IRCCS Neuromed di Pozzilli (IS) incontreranno gli alunni per una giornata di informazione e sensibilizzazione sul tema dell'epilessia. All’incontro parteciperanno la Dirigente Scolastica Prof.ssa Marina Campanile e il Sindaco di Caserta, Avv. Carlo Marino.
CAVA DE’ TIRRENI
“La solidarietà si propaga. #liberalaricerca” è il claim che la Lega Italiana Contro l’Epilessia (LICE) lancia quest’anno per sottolineare come il futuro di questa importante patologia neurologica vada costruito ogni giorno, passo dopo passo, con il supporto di tutti noi. Un gesto solidale, infatti, può diventare contagioso e fare la differenza nella vita delle oltre 500.000 persone che in Italia soffrono di questa impattante malattia. “La ricerca scientifica ha fatto enormi passi avanti nella diagnosi e nella cura dell’epilessia –afferma la Dottoressa Leonilda Bilo, Coordinatore LICE Campania-Molise, Clinica Neurologica Centro Epilessia D.A.I. Testa-Collo A.O.U. Federico II di Napoli - ma c’è ancora tanto da fare, soprattutto per quelle forme di epilessia farmaco-resistenti di cui soffre il 30% dei pazienti. Il fatto che le crisi arrivino spesso senza alcun preavviso, potendo provocare traumatismi o altri tipi di conseguenze negative rende le persone con epilessia insicure, ansiose e dipendenti dagli altri. Ma non tutti possono contare sull’aiuto di una persona cara e l’assistenza socio-sanitaria sul territorio è ancora molto carente. Aiutare davvero le persone con epilessia significa finanziare e stimolare la ricerca, organizzare meglio i Centri specializzati su tutto il territorio nazionale, scoprire nuove strategie di cura e permettere equamente l’accesso alle terapie più innovative”.
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