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Napoli. Eliana Como, la donna che si oppone a Landini sarà presente all'iniziativa della minoranza CGIL sul salario minimo(10/11/2023) Napoli. Se la CGIL di Landini è sempre stata tiepida di fronte la proposta di un salario minimo garantito, cedendo all'idea di poterlo approvare solo dopo che la minoranza parlamentare ha deciso di intraprendere questa battaglia di civiltà, e lo ha fatto per non perdere la faccia. D'altro canto c'è sempre stata un' area alternativa minoritaria in CGIL dal nome emblematico "Le radici del sindacato" che ha sempre sostenuto la necessità di garantire per legge chi riceve stipendi da fame. La portavoce di questa minoranza congressuale Eliana Como, sindacalista della FIOM, presente spesso sulle reti nazionali ed apprezzata per i suoi interventi a difesa dei lavoratori, dei pensionati e sostegno della Palestina. Dopo la bocciatura del salario minimo da parte del governo, soprattutto a seguito del ddl presentato dalla Lega per consentire disparità retributive per legge tra nord e sud, fatto che va ad gravare sul futuro di cittadini e lavoratori del sud già vessato dall'autonomia differenziata. Per la sensibilità dell'area "Le radici del sindacato" alla questione meridionale Como parteciperà all'iniziativa che si terrà a Napoli lunedì 13 novembre per la raccolta firme sul salario minio garantito a 10 €, al quale sono state invitate tutte le categorie presenti in CGIL perché aiutino con il proprio contributo la giusta causa dei lavoratori. Segue comunicato stampa: "Il coordinamento campano de "Le radici del sindacato" area alternativa in CGIL organizza per lunedì 13 novembre dalle ore 10 alle ore 19, un presidio per la raccolta firme in sostegno dell'iniziativa di proposta di legge popolare per un salario minimo orario di 10 €. Iniziata a maggio scorso la raccolta firme sta per concludersi a breve e necessita di ulteriore sforzo di volontà e partecipazione affinché si raggiunga il numero di firme previsto per legge. Siamo profondamente convinti che la classe lavoratrice non sia indifferente alle condizioni di sottoccupazione o di sfruttamento che vivono tante e tanti cittadini. Purtroppo il governo Meloni con sotterfugi e rinvii presso le commissioni parlamentari, infine tramite il sostegno del CNEL presieduto da Renato Brunetta, deputato da sempre sostenitore della moderazione salariale per i lavoratori, ha respinto la proposta di salario minimo avanzata dalle opposizioni parlamentari. Possiamo anche comprendere che alcune forze politiche della minoranza parlamentare diano la precedenza di rappresentanza alle grandi imprese, istituzioni finanziarie e bancarie. Ma i sindacati dovrebbero avere come unico obiettivo la difesa della classe lavoratrice. Soprattutto oggi che siamo quasi alla vigilia dell'approvazione del Bilancio da parte del governo che prevede un aumento dell'età pensionabile di circa due anni, senza dimenticare la catastrofica legge sull'autonomia differenziata che aumenta le disparità salariali, in materia di sanità e istruzione tra nord e sud Italia. Pertanto invitiamo associazioni, organizzazioni politiche, cittadini, cittadine, compagne e compagni della CGIL ad unirsi alla nostra iniziativa alla quale parteciperà anche la coordinatrice nazionale dell'area "Le radici del sindacato" Eliana Como. "
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