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Scavi di Stabia, qual è il problema? La parola al cittadino(11/01/2018)
Quali problemi sono alla base del calo di turisti? Quali difficoltà impediscono il pieno sviluppo degli Scavi di Castellamamre di Stabia? Non possediamo certo la risposta a queste domande e le soluzioni ai vari problemi, ma possiamo contribuire a stimolare un dibattito attraverso due riflessioni, concepite da due giovani stabiesi, che riporteremo qui di seguito: La prima è di Mariarosaria Giongati (accompagnatrice turistica), la quale evidenzia le principali criticità che incontra il turismo nella nostra città: "Purtroppo i trasporti e la viabilità non aiutano i turisti che vengono nella nostra città. C'e' da registrare anche la mancanza di inventiva e la poca pubblicità del nostro ampio patrimonio culturale e a mio avviso andrebbero stimolati gli ingressi per i centri di interesse culturale con una adeguata pubblicità. Il problema principale e' quello relativo ai trasporti che non permettono di raggiungere con facilità i siti di maggiore interesse culturale in quanto sia il centro della cittìà sia i diversi alberghi non hanno collegamenti con i vari siti. Per quel che riguarda gli Scavi, il problema e' legato anche al fatto che tali siti non siano a pagamento perche' cio' suscita nel turista l'idea che non siano valorizzati e se non siamo noi a dare valore al nostro patrimonio chi viene da fuori si sente autorizzato a non dare importanza". L'altra riflessione viene da Giovanni Sicignano, e si sofferma invece sul principale problema relativo alla poca appetibilità dei siti culturali: "A mio avviso andrebbe creato un brand di valorizzazione del patrimonio culturale. Ci sono senz'altro una serie di situazioni da valorizzare, basti pensare agli Scavi di Stabia, alle Terme, al Lungomare, alle tradizioni locali che abbiamo come la processione di San Catello e quelle di Fratielle e Surelle. Se riusciamo a valorizzare le nostre tradizioni possiamo finalmente far ripartire la nostra città. Dobbiamo puntare su cio' che ha reso Castellammare una città turistica nei tempi passati ovvero l'accoglienza e il far sentire lo straniero parte della nostra città. Se a cio' aggiungiamo una predisposizione della popolazione a voler "fare turismo", possiamo fare veramente tanto, perchè le infrastrutture (alberghi, lidi, ristoranti) non mancano e se si investe sul turismo si possono creare nuove possibilità occupazionali per i giovani stabiesi che sono costretti ad andare in Penisola per lavorare. Sto valutando l'idea di creare un'associazione per il rilancio del turismo stabiese che sia fatta di persone che abbiano le più svariate capacità: c'è bisogno dell'apporto di esperti in lingue, archeologia, turismo, economia del turismo, gestione dei fondi europei ma soprattutto c'e' bisogno di persone che abbiano a cuore le sorti della città. Perchè le novemila presenze in meno agli Scavi di Stabia rappresentano un dato allarmante che non va sottovalutato". |
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