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Fisco, De Lise (commercialisti): "Invio degli accertamenti, rischio paralisi"(27/01/2021)
“In questo momento di grave crisi politica, non bisogna dimenticare le esigenze del territorio. I dati ci dicono che, nel momento in cui sarà di nuovo possibile inviare gli atti già pronti, e sono decine di migliaia, si rischierà la paralisi. Per i contribuenti in primis, per i professionisti e, inevitabilmente, per lo Stato con file in Agenzia delle Entrate e ingorghi presso le Commissioni Tributarie”. “Per questo – evidenzia De Lise – auspichiamo che già nelle prossime settimane possano ripartire tutti gli atti bloccati, concedendo una tempistica di risposta e di pagamento differente e più ampia. Al prossimo governo chiederemo di pagare cartelle esattoriali e atti di accertamento, presentare ricorso e istanze di autotutela con un termine aggiuntivo di 180 giorni rispetto ai termini ordinari che decorrono dalla notifica dell’atto. Abbiamo già presentato – annuncia il presidente Ungdcec - emendamenti volti a sbloccare la situazione di stallo in cui ci siamo trovati e che servono a dare più tempo a tutte le parti in causa. Potremmo persino ancorare la scadenza stessa alla revoca dello stato di emergenza. L’unica certezza? Non si leghino le scadenze a codici attività Ateco o al colore delle regioni”.
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