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Diplomati magistrale, Miur predica bene e razzola male: cacciate le prime maestre dalla scuola

(14/01/2018)

Malgrado le rassicurazioni giunte da viale Trastevere, anche a seguito del riuscito sciopero Anief di ieri, dall'Ambito territoriale di Lecce, facente capo all’Usr Puglia, giungono disposizioni negative sui nuovi contratti a tempo determinato da stipulare sino alla fine dell’anno scolastico: niente convocazione per chi è stato inserito con riserva nella GaE.

L'Ambito territoriale pugliese, attraverso la Nota n. 138 indirizzata ai Dirigenti Scolastici, in merito alla convocazione dei maestri precari della scuola dell’infanzia per sottoscrivere un contratto sino al prossimo 30 giugno “fa presente che per gli aspiranti inseriti in GAE con riserva ‘T’ non si procederà alla sottoscrizione di proposta di contratto a tempo determinato a tempo determinato in ragione della decisione assunta in Adunanza Plenaria del C.d.S. n.11/2017”.

Secondo Marcello Pacifico, leader del giovane sindacato, “sta accadendo l’esatto contrario di quello che l’amministrazione ha detto, ovvero che fino all’udienza di merito della vicenda giudiziaria nulla sarebbe cambiato. Al Ministero dell’Istruzione, evidentemente, c’è qualcosa che non va nella comunicazione verso i propri uffici regionali e provinciali: anche a noi, ieri, sono giunte ampie rassicurazioni in questo senso. Non comprendiamo, a questo punto, per quale motivo si debbano penalizzare con una celerità senza precedenti dei maestri precari, dal momento che, per stessa ammissione del Miur, la partita è tutt’altro che chiusa”.

Il giovane sindacato oggi ha lanciato una nuova iniziativa per sensibilizzare tutte le forze politiche al problema e inviare loro la bozza del testo del decreto legge urgente, con la richiesta al Governo di approvarla per riaprire le GaE con urgenza e sanare anche la posizione dei docenti già immessi in ruolo.



Sui diplomati magistrale inseriti nelle GaE il Ministero dell’Istruzione predica bene e razzola male. Sconfessando anche quanto più volte garantito a seguito del riuscito sciopero Anief di ieri. Il Miur ha prima fatto sapere che tutti i maestri ricorrenti rimarranno in cattedra fino alla fine dell’anno scolastico, poi ha ribadito più volte il concetto che sino a che non giungeranno indicazioni precise dall’Avvocatura di Stato tutto rimarrà come prima. A confermare la linea è stata la stessa Ministra Valeria Fedeli che ha parlato di “allarmismo ingiustificato” da parte dei diretti interessati e dei sindacati che li tutelano. In realtà, le cose stanno andando diversamente, almeno a leggere le prime indicazioni che giungono dagli uffici periferici diretti dallo stesso Miur.

È esemplare quanto scritto dall'Ambito territoriale di Lecce, facente capo all'Ufficio Scolastico Regionale della Puglia, attraverso la Nota n. 138, indirizzata ai Dirigenti Scolastici delle Scuole e degli Istituti di ogni Ordine e Grado della Provincia, in merito alla convocazione dei maestri precari della scuola dell’infanzia per sottoscrivere un contratto sino al prossimo 30 giugno: “Si fa presente - scrive il dirigente ministeriale responsabile - che per gli aspiranti inseriti in GAE con riserva ‘T’ non si procederà alla sottoscrizione di proposta di contratto a tempo determinato a tempo determinato in ragione della decisione assunta in Adunanza Plenaria del C.d.S. n.11/2017”.

Tradotto in termini chiari, viene preclusa la convocazione ai maestri precari con diploma magistrale oggi inseriti nelle Graduatorie ad esaurimento con riserva. “Sta accadendo l’esatto contrario di quello che l’amministrazione ha detto – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – ovvero che fino all’udienza di merito della vicenda giudiziaria nulla sarebbe cambiato. Al Ministero dell’Istruzione, evidentemente, c’è qualcosa che non va nella comunicazione verso i propri uffici regionali e provinciali: anche a noi, ieri, sono giunte ampie rassicurazioni in questo senso. Non comprendiamo, a questo punto, per quale motivo si debbano penalizzare con una celerità senza precedenti dei maestri precari, dal momento che, per stessa ammissione del Miur, la partita è tutt’altro che chiusa”.

Il giovane sindacato, intanto, oggi ha lanciato una nuova iniziativa per sensibilizzare tutte le forze politiche al problema e inviare loro la bozza del testo del decreto legge urgente, proposto sempre da Anief, con la richiesta al Governo di approvarla per riaprire le Graduatorie a Esaurimento con urgenza e sanare anche la posizione dei docenti già immessi in ruolo: il documento contiene tutti i riferimenti normativi, di sicura valenza costituzionale, attraverso cui nelle more dell’attuazione della nuova formazione iniziale e reclutamento, a seguito della sentenza dell’adunanza plenaria, si possano riaprire per la terza e ultima volta le graduatorie ad esaurimento per il personale docente abilitato e confermare nei ruoli i docenti già assunti con riserva.

Nel frattempo, il sindacato continua a raccogliere le adesioni per ricorrere gratuitamente alla Cedu, per la disparità di trattamento in atto e la violazione del giudicato, alla Cassazione per annullare la sentenza dell’adunanza plenaria per eccesso di giurisdizione, alla Commissione di petizione del Parlamento Europeo e al Consiglio d’Europa.
 






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