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A Napoli, manifestazione di protesta organizzata da Confesercenti Campania(07/04/2021)
Si è tenuta questa mattina a Napoli la manifestazione di protesta organizzata da Confesercenti Campania: in piazza del Plebiscito sono state esposte 15 croci (portate sulle spalle dai vari rappresentanti delle categorie commerciali), che rappresentano 15 costi insostenibili per le aziende campane. Su ogni croce era riportato l’afflizione economica insopportabile per gli esercenti della nostra regione: dall’Iva alle pressioni dell’Agenzia delle Entrate, dall’Irap, Imu,Tari, Ires, Irpef alle cartelle esattoriali, dai fitti e dalle utenze alle altre gravose tasse, dalle esposizioni con le banche allo spettro della malavita. Sono state anche raccolte oltre 5000 firme per la petizione per “far ripartire le imprese”, consegnata al Prefetto di Napoli (e sottoscrivibile sul sito www.confesercenti.it). «Dobbiamo portare le imprese fuori dalla pandemia. Confesercenti – sostiene il presidente di Confesercenti Campania e delegato alle politiche del Mezzogiorno Vincenzo Schiavo - chiede al Governo di varare un decreto legge per gli imprenditori, un “Decreto Imprese” che dia risposte concrete, reali e certe alle nostre aziende, con sostegni adeguati di almeno il 30% rispetto al fatturato perso. Abbiamo bisogno di garantire credito immediato per tutti gli imprenditori, anche per chi ha le segnalazioni al Crif (ovvero è nell’elenco dei cosiddetti “cattivi pagatori”). Chiediamo un “anno fiscale bianco”, perché le nostre imprese non sono in grado di sostenere i costi fissi, le tasse, i fitti e le utenze, avendo zero incassi. Le imprese campane perdono circa 1 milione di fatturato al giorno, 50 miliardi sono stati bruciati in un anno (dai 93 del 2019 si è passati ai 43 del 2020). Con la petizione chiediamo altresì anche ai parlamentari campani di intervenire in modo immediato. Rimettiamo idealmente le licenze nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in modo che intervenga per restituire dignità alle nostre attività». |
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