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Napoli-Reggia di Capodimonte, in programma lo spettacolo della Compagnia Nest "BUFALE E LIÙNE" di Pau Mirò(01/07/2021) In occasione della quattordicesima edizione del Campania teatro Festival la Compagnia Nest presenta, il 2 e 3 luglio ore 21.00 (Cortile della Reggia di Capodimonte), uno spettacolo dalle tinte noir dal titolo “Bufale e Liùne” di Pau Mirò, traduzione e adattamento di Enrico Ianniello, regia Giuseppe Miale di Mauro con Giuseppe Gaudino, Stefano Meglio, Alessandra Borgia, Angela Fontana, Gerardo Benedetti e con la partecipazione in voce di Francesco Di Leva e Adriano Pantaleo, una produzione NEST e Teatro Diana. Da tempo pensavamo – come Compagnia – di affrontare la drammaturgia di Pau Mirò. Ne avevamo parlato spesso con Enrico Ianniello e tramite lui avevamo letto alcuni testi, poi un giorno Enrico ci ha detto: “Ho un testo perfetto per voi ma mi dispiace farvelo leggere perché avrei voluto tanto farlo io, solo che è proprio il testo vostro.” Dopo averlo letto abbiamo capito cosa intendesse, questa storia sembra scritta per noi: quella di una famiglia proprietaria di una lavanderia che vive nel ricordo di un fatto tragico avvenuto molti anni prima: la perdita di un figlio. La bellezza della scrittura di Pau Mirò consiste nel non voler mai sciogliere il nodo dell’ambiguità, sia della storia che dei personaggi che la vivono e la attraversano con il loro carico di delusioni e collera. Pau Mirò ha scritto una trilogia incentrata sulla storia di questa famiglia che ha messo in scena con grande successo in Spagna e in Francia in forma di tre spettacoli a sé stanti. La Compagnia Nest, invece, ha proposto a Pau, in collaborazione con Enrico Ianniello, di unire due di questi tre testi facendolo diventare un unico testo con due forme diverse di messa in scena: stralci monologanti tratti da Bufale racconteranno al pubblico ciò che è avvenuto alla famiglia in passato e s’intersecheranno con l’azione scenica di Liùne che, invece, racconta il presente. Ed è qui che la storia assume delle tinte noir: un ragazzo si presenta nella lavanderia in piena notte con una camicia sporca di sangue chiedendo di poterla lavare. L’arrivo in lavanderia di un commissario farà scoprire alla famiglia che nella notte è stato accoltellato a morte uno spacciatore del quartiere. I personaggi di Pau Mirò vivono per dire più che per specificare e questo li rende incredibilmente teatrali nella loro semplicità, accompagnati da una lingua che a tratti si fa divertente mentre la trama non indugia mai nella comicità. Questa prerogativa, tipica dei testi di Mirò, già visti e apprezzati qua in Italia, garantisce spesso un risultato drammaturgico di alto livello. L’adattamento di Enrico Ianniello sposta meravigliosamente la vicenda dal quartiere Raval di Barcellona alla periferia est di Napoli, facendo sembrare questa storia scritta proprio per San Giovanni a Teduccio, un’altra occasione per la Compagnia Nest di parlare del territorio in cui agisce da anni, affrontandolo da un punto di vista nuovo e inedito. |
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