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Intervista a Zoja SperstadL'artista russa adottata da una scuola del casertano su proposta del prof. Ermanno Di Sandro(21/12/2024) Un Istituto Comprensivo del casertano 'adotta' un’artista di fama internazionale, su proposta del Prof. Ermanno Di Sandro. È un fatto bellissimo, quasi un unicum, diventato realtà, grazie anche all’entusiasmo del Dirigente Scolastico, Prof. Vincenzo Di Lauro. L’Istituto in questione è il “G. Falcone e P. Borsellino” di Pietramelara (CE). Lei è Zoja Sperstad, artista russa, naturalizzata norvegese, pittrice orgogliosamente figurativa, la cui opera arricchisce ancora di più la bellezza dello straordinario Borgo casertano in cui si trova la scuola che la ospita. L’artista vanta capacità artistico-compositive sorprendenti, oltre ad inesauribili risorse creative; inoltre, innumerevoli esperienze dovute al suo vissuto e ai suoi studi filosofici nonché riflessioni etiche ed artistiche sulle sorti del mondo. La Sperstad è anche donna di pace e armonia, che porta con sé un chiaro messaggio ed un’innata visione di libertà da tutte le guerre e conflitti che a nulla conducono se non ad un’insensata devastazione materiale, fisica e psicologica.
Zoja – come adora farsi chiamare – ha una idea del mondo e dell’universo che è difficile cogliere nella sua complessità e pienezza. Il suo, infatti, è un linguaggio molto raffinato e, al tempo stesso, semplice, immediato, armonioso e profondo e capace di emozionare chiunque venga a contatto con la sua arte. Zoja ha più volte esposto le sue opere in Italia: a Venezia, a Milano, a Roma ed in altre importanti città. Di recente, anche in Qatar, nel settembre 2022, ed a Sanremo, nel 2023, durante le giornate del Festival. Inoltre, a Cannes ed in altre città europee, attirando sempre l’attenzione del pubblico e della critica. Molte sono le recensioni scritte negli anni sulla sua attività artistica ed il critico d’arte Di Sandro è personalmente convinto che la sua fama ed apprezzamento cresceranno sempre più, essendo Zoja anche un personaggio molto ambizioso, che non disdegna il jet set internazionale e gli ambienti altolocati dove si trova sempre a suo agio. Il Prof. Di Sandro ha dedicato a Zoja Sperstad ben sei libri.
L’intervista:
T.L.: Oltre ad essere una grande artista, lei è docente, consulente professionale e giornalista. Ci illustra brevemente il suo percorso nel mondo dell’arte, dagli esordi sino ad oggi? Z.S.: Voglio descrivere le prime sensazioni forti che ricordo della mia infanzia: era una mattina luminosa e gloriosa. Sentivo un sollievo nel cuore, perché ero appena uscita da una seduta dal dentista. Feci un respiro profondo; ero felice, quindi il dolore ai denti andò via. I miei piedi facevano un rumore metallico sulla vecchia strada sassosa che portava a casa di mia nonna. Gli uccelli cantavano la loro canzone abituale. La mia attenzione fu improvvisamente catturata dalla bellissima e gloriosa atmosfera dei giardini. Come una normale bambina russa di cinque anni, pensai: in un bellissimo paese, in un bellissimo giardino, c’è un bellissimo castello. C’era una luce, un odore ed un suono meravigliosi che mi catturarono. Da quel momento è sempre bello per me vedere il sole splendere attraverso le foglie degli alberi, e scintillare tra le foglie dei fiori sul terreno. Questa fu la mia esperienza di vera libertà da bambina. Da allora, sono stata felice di sentirmi al sicuro durante le bellissime e infinite ore del mattino. Poi ho sperimentato la vera libertà nel bellissimo mondo in contrasto con l’esperienza negativa del dolore ai denti. Tutto questo mi ha ispirato ad interessarmi al lavoro bello e creativo con l’arte, fino ad oggi… T.L.: Lei ha esposto in molte mostre collettive e personali in varie parti del mondo. C’è un’opera, tra le tante, che ha portato con sé nelle varie esposizioni e a cui è particolarmente legata? Z.S.: Tutte le mie opere sono strettamente legate alla riflessione sull’arte, alla storia del mondo e all’esperienza del momento. T.L.: Focalizzandoci sulle esposizioni in Italia, ed in particolare su quella tenutasi presso la Medina Art Gallery di Roma nel 2023, lei ha esposto, tra i vari dipinti, “Zoja Stella Polare raggiante tra le scultoree suggestioni romane”. Quest’opera meravigliosa evoca vari quesiti. Quali sono le sue impressioni sulla ‘Città Eterna’ e, inoltre, come è nata l’idea di definirsi ‘Stella Polare dell’Arte’ e che significato ha per lei? Z.S.: Il mio critico d’arte, il professor Ermanno Di Sandro, mi ha ispirato a creare nuovi lavori per le mostre in Italia, ed in particolare per quella tenutasi alla Medina Art Gallery di Roma, nel 2023. Per questo ho esposto, tra i vari dipinti, “Zoja Stella Polare raggiante tra le scultoree suggestioni romane”. Le grandi esperienze della storia sociale mondiale e della storia dell’arte mi hanno dato una buona impressione della ‘Città Eterna’. Il mio critico d’arte, ha avuto l’idea di definirmi ‘La Stella Polare dell’Arte’. Sono nata in Russia, al confine con la Russia norvegese, nella città di Murmansk. Sono cittadina dello stato norvegese da trent’anni, e quindi per me tale appellativo riveste una grande importanza. T.L.: Le sue creazioni spaziano tra varie tecniche artistiche e stili; c’è una tecnica, ed un colore, che predilige in modo particolare? Z.S.: Le mie creazioni spaziano tra diverse tecniche e stili artistici, tanto da condurmi ad ispirarmi alle più belle opere della storia dell’arte. Ma la tecnica ed il colore variano a seconda dello stato d’animo e del significato del dipinto. Ho scoperto di avere questa inclinazione fin dai tempi in cui i miei figli andavano a scuola, cioè quando esprimevo le mie scoperte in forme d’arte per realizzare giornalini scolastici. T.L.: Un punto di svolta nel suo percorso è stato l’incontro, nel 2022, con colui che diventerà il suo critico d’arte, cioè con l’Arch. Prof. Ermanno Di Sandro, che ha presentato, tra gli altri, il suo vernissage a Sanremo, nel febbraio 2023, presso il locale “Strambò”. Ci parla del suo critico e dell’impatto che i suoi consigli hanno avuto sulla sua arte? Z.S.: Una svolta importante l’ho vissuta nel 2022, come periodo di preparazione alla collaborazione con colui che sarebbe diventato il mio critico d’arte, il Prof. Ermanno Di Sandro. La prima volta che Ermanno ha presentato un mio vernissage, è stata, appunto, a Sanremo, nel febbraio 2023, presso il locale “Strambò”. Grazie ai suoi consigli sulla mia arte, ho potuto sperimentare più profondamente i miei veri valori come artista; inoltre, sono diventata più forte e ho acquisito più fiducia in me stessa. T.L.: Il Prof. Ermanno Di Sandro sta lavorando alla storicizzazione delle sue opere presso la prestigiosa Ambrosiana Casa d’Aste, a Milano, dove, il 5 novembre scorso, è stata messa all’asta una sua celebre opera dal titolo “Dante’s Philosophy”, del 2001. Ci parla di questo importante traguardo e della prestigiosa creazione che lo accompagna? Z.S.: Sono molto felice e orgogliosa del lavoro del mio critico d’arte a proposito della storicizzazione delle mie opere presso la prestigiosa Ambrosiana Casa d’Aste di Milano. La mia celebre opera, intitolata “La Filosofia di Dante”, del 2001, acquistata per la cifra di € 2.560,00, è il mio unico dipinto astratto, per il quale ho scritto poesie. T.L.: Al centro dei suoi ritratti, da qualche tempo, c’è il suo critico e la sua famiglia; in particolare, lei spesso ritrae Norma Di Sandro, la sorella di Ermanno, che è la sfortunata bambina che perse la vita a seguito del naufragio della Andrea Doria, il transatlantico italiano naufragato tra il 25 ed il 26 luglio 1956. Guardando le foto in bianco e nero della piccola, quali sono gli aspetti che hanno particolarmente ispirato i suoi ritratti? Z.S.: Mi sono ispirata alla sensibilità e alle esperienze del mio critico Ermanno Di Sandro e della sua famiglia. Li pongo, quindi, sovente al centro dei miei ritratti e, in particolare, raffiguro spesso Norma Di Sandro. T.L.: Tra le numerosissime frasi di cui è l’autrice, accomunate da una forte spinta a coltivare l’arte ed il proprio talento, circondandosi di persone positive, ce n’è una che recita: “La bellezza è quando c’è un forte, a volte lancinante dolore nell’anima”. Vuole illustrarci questa affermazione? Z.S.: Senza sperimentare il dolore che scaturisce dai contrasti tra gli atteggiamenti brutti e belli tra le persone, non si scopre la bellezza. Perciò penso che la bellezza è quando nell’anima c’è un dolore forte, a volte insopportabile. Ma quel dolore è di per sé gioioso, tanto che poi perdona il mondo intero, come accadde a Dante Alighieri quando incontrò Beatrice sul suo cammino. Ho descritto quell’esperienza nella mia tesi di master: illumino la mia esperienza attraverso relazioni biografiche, artistiche e storiche. Sono mescolati come i colori dell’immagine per offrire un’esperienza naturale di riconoscimento dei sentimenti reali, che cerca di soddisfare il rapporto etico ed estetico tra artista e spettatore. Il tentativo di spiegare cosa ciò comporta costituisce il nucleo teorico della tesi di questo master. Nel movimento per la libertà vedo il perdono di Dio. T.L.: Infine; il Prof. Di Sandro ha proposto ed ottenuto la sua ‘adozione’ all’Istituto Comprensivo “G. Falcone e P. Borsellino” di Pietramelara (CE). Come è stato l’incontro col Dirigente Scolastico, Prof. Vincenzo Di Lauro, e quali emozioni hanno accompagnato questo importante riconoscimento della sua arte? Z.S.: Io ed il mio critico Ermanno Di Sandro non siamo soli. Abbiamo il preside della sua scuola e suo figlio per scrivere bene; direi, per indicare esattamente quale sviluppo vogliamo dare alla società, cioè dove indirizzarla. Abbiamo bisogno solo di qualità da dare alla storia dell’arte per lo sviluppo del mondo… Lavoriamo per i giovani e le generazioni future, ma non rieduchiamo anziani e malati senza cuore e senza anima (ce ne sono moltissimi), perché li cancelliamo dalla nostra attenzione… Non siamo spietati, ma solo realisti e non ipocriti o fintamente perbenisti… Gli artisti sono persone che non si stancano mai di lavorare e non invecchiano mai! Le persone creative sono sempre giovani e danno i frutti di questa loro creatività per la storia della pace e la felicità sulla terra! Il mio lavoro si è svolto in istituti e scuole in Norvegia e in Italia, per la Russia! Rappresento pur sempre la cultura, l’arte e l’istruzione russa, e sempre rappresenterò il lato colto ed edificante della Russia! Tuttavia, auguriamo Salute e Fortuna a tutti.
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