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Castellammare. Il libro sui Rom arriverà nelle biblioteche scolastiche.(03/12/2021) Mercoledì scorso presso la sede del Cral Fincantieri che da quest'anno mette la propria sede a disposizione di iniziative sociali e culturali cittadine, si è svolta la presentazione del libro sulla cultura Rom “Le verità negate” alla presenza dell'autore professor Santino Spinelli. Iniziativa voluta dal ricercatore del CNR, lo stabiese Sandro Turcio, in collaborazione con il laboratorio politico i Progressisti e il patrocinio morale del comune di Castellammare di Stabia. Presente l'assessora Sabrina Di Gennaro. Il dibattito moderato dall'insegnante Livia Imparato è stato introdotto da Davide Bozza coordinatore dei Progressisti, con gli interventi programmati di Anna Sergio, sociologa impregnata nell'opera di inclusione sociale, del capogruppo in consiglio comunale Tonino Scala, fautore di un'interrogazione consiliare sulla comunità romanì a Castellammare. Il dibattito è stato molto ampio, l'autore del libro, Santino Spinelli primo docente universitario e primo Commendatore della Repubblica italiana di origine Rom, ha illustrato la storia millenaria di questo popolo che dall' India è arrivato in Europa mille anni fa. Stabilitosi quale "bottino di guerra" ha iniziato ad offrire i propri servigi sui mestieri in cui erano bravi, fabbri, addestratori di cavalli, musicisti oppure lavorando nelle terre dei nobili. La sua presenza in Italia è dimostrata a partire da fine 1300. Un libro che toglie il velo ad una verità negata. Un popolo che da sempre si è sedentarizzato, discriminato nei secoli per la propria diversità culturale. Vittima di Bandi, prammatiche e grida. In Prussia affinché fossero distinguibili sin da bambini si mutilavano orecchie o naso. Un popolo colpito per la sua etnia non per un reato. Momento più vivo è stato il ricordo di Santino Spinelli “mio papà, Gennaro Spinelli, italiano figlio di lavoratori italiani, che oggi non c'è più, a sei anni fu deportato in un campo di detenzione dai fascisti. Da quella patria che avrebbe dovuto proteggerlo, quella patria che avrebbe dovuto cullare quel bambino, che avrebbe dovuto difendere quel bambino, lo ha deportato, rinchiuso e umiliato.” Una storia personale che è soprattutto la storia di oltre 500.000 rom e sinti europei sterminati nei campi nazifascisti. Sadumaripen (tutti uccisi) il genocidio rimosso del popolo romanì. A differenza degli ebrei che "giustamente sono stati risarciti moralmente, intellettualmente, socialmente ed economicamente" i Roma non sono stati inclusi nella giornata della memoria istituita nel 2000. La Germania nel 2013 ha eretto il monumento al Samudaripen e la poesia Auschwitz si Santino Spinelli è incisa su quella lapide. L'Italia ad oggi non ha ancora voluto riconoscere le proprie responsabilità di quell'orrore. "Attualmente in Italia sono presenti circa 180.000 Rom - afferma Sandro Turcio - ma solo 12.000 sono destinati ai campi nomadi", campi che spesso rappresentano sono un affare per associazioni o addirittura parrocchie a cui sono destinati fondi per l'integrazione dei Rom, che poi vengono spesi male riducendo questi cittadini all'emarginazione. Una verità svelata che ha commosso e indignato i presenti. L'iniziativa si è conclusa con l'impegno di ricercare soluzioni tramite progetti europei e statali in favore dell'inclusione dei Rom. Il primo passo verso l'integrazione è il confronto e la conoscenza partendo dall'integrazione scolastica. L'assessora Sabrina Di Gennaro si è detta disposta a nome dell'amministrazione comunale, ad acquistare il libro di Spinelli per destinarlo agli istituti scolastici stabiesi. Il primo libro che parla dei Rom scritto da un Rom. |
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