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“Picasso. Il linguaggio delle idee”.Nel cuore di Napoli in mostra oltre 100 opere dell'artista spagnolo(08/05/2025)
di Teresa Lanna “Picasso. Il linguaggio delle idee”. Questo è il titolo della mostra che, a partire da sabato 10 maggio e sino al 29 settembre 2025, aprirà al pubblico, all’interno della Basilica di Santa Maria della Pietrasanta, nel cuore del centro storico di Napoli. La rassegna, dedicata all’artista spagnolo che ha rivoluzionato l’arte del XX secolo, sotto il patrocinio del Consolato di Spagna a Napoli, dell’Instituto Cervantes di Napoli e di Ciu Unionquadri, è curata da Joan Abelló e Stefano Oliviero. L’esposizione offre un’ampia panoramica dell’opera di Pablo Picasso (Malaga 1881 - Mougins, Alpi Marittime, 1973), evidenziando i diversi linguaggi espressivi ch’egli ha sviluppato, dalle gouaches alle sculture, fino ai costumi teatrali e all’incisione. Il percorso espositivo, suddiviso in otto sezioni, tra cui “Picasso, Arlecchino e i saltimbanchi” e “Le Tricorne”, che ricordano le sue opere del periodo blu e rosa, evidenzia la versatilità e la creatività dell’artista spagnolo attraverso manifesti, ceramiche e incisioni. I visitatori avranno modo di ammirare, tra gli altri, alcuni dei dipinti più famosi di Picasso, come “Les Demoiselles d’Avignon” (1907), considerata una delle opere più influenti del XX secolo, e “Guernica” (1937), un potente dipinto che rappresenta la distruzione della città di Guernica durante la Guerra Civile Spagnola (1936 – 1939). Pablo Picasso è un artista che, grazie alle sue idee, è riuscito a costruire un vasto e variegato panorama di linguaggi artistici, ognuno con la propria grammatica, estetica e modalità di comunicazione. La mostra “Picasso. Il linguaggio delle idee” intende indagare le molteplici modalità espressive attraverso cui Pablo Picasso, uno dei protagonisti assoluti dell’arte del Novecento, ha saputo dar forma ai suoi pensieri, reinventando costantemente il proprio stile nelle varie fasi del suo percorso creativo. Considerato uno dei padri fondatori dell’arte moderna, Picasso ha incarnato il ruolo dell’artista totale: dotato di un’eccezionale padronanza tecnica e di un inesauribile istinto creativo, ha esplorato ogni linguaggio visivo con naturalezza e rigore. La sua arte è una sintesi di istinto e consapevolezza, dove il gesto pittorico si fa fluido e preciso, la linea sicura, il colore vibrante e libero da ogni convenzione. Ampio rilievo, nella rassegna, è dato all’importanza che l’artista attribuiva alla forma e alla sperimentazione plastica. La scultura, disciplina che ha accompagnato Picasso per tutta la vita, rappresenta una componente fondamentale della sua ricerca. Nel corso della sua lunga carriera, egli realizzò centinaia di opere tridimensionali, utilizzando materiali eterogenei e spesso di recupero, dimostrando un’inesauribile capacità di trasformazione. Un’altra sezione della mostra è dedicata alle ceramiche, che Picasso iniziò ad esplorare negli anni quaranta, durante i suoi soggiorni nel sud della Francia. Nella lavorazione dell’argilla, l’artista trovò un nuovo modo di raccontare storie antiche e popolari, infondendo vita in piatti, vasi e sculture che riflettono la sua passione per la mitologia, la natura e la cultura mediterranea. L’esposizione prevede anche una sezione scenografica che documenta l’intensa collaborazione di Picasso con il mondo del teatro. Tra il 1917 e il 1924, durante il suo soggiorno in Italia e la relazione con la ballerina Olga Khokhlova, l’artista progettò scenografie e costumi per i Ballets Russes di Sergej Djagilev. In particolare, “Le Tricorne”, balletto ambientato in una Spagna folkloristica e vibrante, rivela la sua straordinaria capacità di fondere arte visiva e spettacolo. Il segno pittorico si estende, così, al palcoscenico, arricchendolo con decorazioni dal sapore popolare e colori vivaci che richiamano la sua Andalusia natale. Un ulteriore approfondimento è riservato all’attività incisoria, che accompagnò Picasso per tutta la vita e che egli considerava una delle forme più profonde e riflessive della sua espressione artistica. Attraverso tecniche come l’acquaforte, la puntasecca, la xilografia e la litografia, l’artista mise alla prova il suo virtuosismo grafico, confermando il proprio talento anche nei mezzi più tecnici. La mostra si conclude con una selezione di manifesti realizzati da Picasso per eventi espositivi, e con una galleria fotografica che immortala momenti di vita quotidiana e creativa, grazie agli scatti di celebri fotografi come Edward Quinn e André Villers, testimoni privilegiati del suo mondo privato. Questo progetto espositivo propone un ritratto eclettico ed inedito di Pablo Picasso: un artista instancabile, sempre alla ricerca di nuove forme di espressione, nel quale l’identità personale e quella artistica coincidono, fondendosi in un’unica forza creativa che ha rivoluzionato la visione del mondo nel corso del XX secolo.
“L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni”, affermava uno dei padri fondatori del Cubismo. Questa frase può essere, senz’ombra di dubbio, associata alla sua stessa arte, osservando la quale si ha la sensazione di comprendere la realtà con maggiore chiarezza, al di là delle molteplici stratificazioni dell’incomprensibile.
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