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Isole che Parlano: dal 3 all'11 settembre torna a Palau e a La Maddalena il festival internazionale di musica jazz e sperimentale

(11/08/2022)

Isole che Parlano: dal 3 all'11 settembre torna a Palau (SS) il festival internazionale di musica jazz e sperimentale Sardegna la maddalena

“In questa edizione, Isole che Parlano vuole ribadire la propria attenzione al “punto di vista al femminile”, che sposta l'asse delle tradizioni, orientali e nord europee, nella direzione di una nuova musica che nasce come ponte ideale tra le culture dell'Europa e guarda alle culture millenarie dell'area persiana per avvicendarle con le espressioni sperimentali e di derivazione art-pop dei paesi baltici e, ancora, con il jazz avveniristico britannico, venato di sonorità arabe. Senza però dimenticare le aree più remote della nostra penisola, in questo caso la Calabria, che sta vivendo un momento di profonda creatività, con una coraggiosa ridefinizione dei confini tra tradizione e sperimentazione e la specificità sarda, rappresentata dal Canto a Tenore e dai giovani musicisti della scena 'avantgarde' oristanese.
Tutto questo avviene con una consapevolezza ecologista, fatta di suoni per lo più acustici che si confrontano con l'ambiente che li ospiterà in una forma di dialogo.
Ecco che Isole che Parlano diventa un preziosissimo contenitore di confronto e dialogo culturale tra i popoli.”
Paolo Angeli e Nanni Angeli, direttori artistici

Comunicato stampa

Palau, 11 agosto 2022 - Isole che Parlano di musica - la sezione dedicata alla musica del Festival Internazionale Isole che Parlano diretto da Paolo Angeli e Nanni Angeli che quest’anno festeggia la sua XXVI edizione - avrà come sempre come filo conduttore l’originale accostamento tra innovazione e tradizione, mettendo in dialogo alcuni degli artisti più interessanti nella scena dell’avanguardia a livello internazionale e le espressioni più originali della Sardegna, valorizzando in questo modo il prezioso patrimonio materiale e immateriale di queste terre e dando vita a un’esperienza indimenticabile per il pubblico.
Il programma musicale si aprirà con i due appuntamenti di anteprima Aspettando Isole che Parlano. Sabato 3 ad Arzachena, dove al tramonto (ore 18:30) la Tomba dei Giganti Coddu Vecchju ospiterà la musica avvolgente e imprevedibile del duo composto da Fabio Mina, flauti ed elettronica, e Francesco Savoretti, percussioni ed elettronica, con il nuovo progetto Threshold che unisce le timbriche degli strumenti tradizionali all'elettronica spingendosi oltre i generi, tra improvvisazione e composizione. Domenica 4, sempre alle 18:30, a Luogosanto dove sarà il suggestivo Palazzo di Baldu, sito di epoca giudicale immerso nel verde della campagna, a fare da quinta alla travolgente esibizione della band internazionale Ayom (Brasile, Angola, Grecia, Italia) un viaggio sulle rotte della diaspora africana, dalle coste dell’Atlantico a quelle del mar Mediterraneo, che unisce la sensualità del carimbó brasiliano e della cumbia colombiana, i colori tropicali del baiao e del forrò dal nordest del Brasile, i ritmi trascinanti della semba - un genere musicale e una danza tradizionale dell’Angola - l’energia vorticosa della coladeira di Capo Verde, del funaná, del guaguanco, ad aspetti più attuali e urbani, caratterizzati da colori intensi e ritmi incandescenti. Sul palco: Jabu Morales, voce e percussioni, Timoteo Grignani, percussioni, Alberto Becucci, fisarmonica, Walter Martins, percussioni, Ricardo Quinteira, chitarra, Francesco Valente, basso.
Isole che parlano di musica entrerà, poi, nel vivo giovedì 8 settembre con l’affascinante concerto al tramonto (ore 18:30) sulla Scogliera di Tegge a La Maddalena che vedrà protagonista il Synne Sanden Trio (Norvegia) con la leader della band al piano e alla voce, accompagnata da Henrik Schimdt (sintetizzatori e fisarmonica) e Julie Kleive (sintetizzatori e percussioni). Sanden, artista di spicco dell’avanguardia pop norvegese caratterizzata da una personalissima drammaticità, fortemente emotiva e quasi teatrale, presenterà una sintesi della sua discografia da solista in un concerto semiacustico, caratterizzato da melodie nordiche di orientamento art-pop.
Il giorno successivo, venerdì 9 settembre, saranno, invece, 4 i concerti in programma nel corso della giornata.
Al mattino alle 11:30 Christian Ferlaino (Calabria) - sax alto, sax baritono e campanacci - si esibirà in solo sulla scogliera di Talmone a Palau al termine di un trekking che accompagnerà il pubblico da Cala Scilla alla Batteria militare di Talmone, oggi bene FAI - Fondo Ambiente Italiano. Bad Habits, questo il titolo della performance, attinge dai mondi musicali di Ferlaino, musicista, ricercatore e compositore: dalla scena musicale contemporanea (con particolare attenzione alla scena dell'improvvisazione europea) alla musica popolare calabrese, per dare vita a un solo che esplora il potenziale della ripetizione e della variazione. A chiudere l’appuntamento sarà Il Miele, la presentazione e degustazione guidata da Apiaresos Apicoltori di Sardegna della bottiglia “Isole26” idromele Liune per il festival.
Nel pomeriggio a Cala Martinella alle 18:30 per Risacca #17, sarà, invece, l’inedito duo composto dai musicisti turchi Melisa Yildirim al kamancha e Ahmet Ozan Baysal al bağlama (saz) a doppio manico, a condurre il pubblico in un viaggio tra le musiche dell'Anatolia e l'improvvisazione libera, in dialogo con i suoni del mare in una delle baie più intime e raccolte di Palau.
Ritroveremo Ahmet Ozan Baysal - interprete e compositore - con la sua musica che fa sintesi delle tecniche tradizionali bağlama şelpe e delle pratiche armoniche nella musica tonale e jazz, la sera, alle 21:30, questa volta in solo, in apertura dell’appuntamento AlFaro #9 in località Porto Faro a Punta Palau. A seguire, alle 22:30, salirà, invece, sul palco il Duo Ruut (Estonia), un progetto nato dall’incontro delle due giovani musiciste e compositrici Katariina Kivi e Ann-Lisett Rebane, entrambe alla voce e alla cetra, che suonano insieme a quattro mani, che ha portato la tradizione estone, riletta in chiave minimalista, alla ribalta nella Global Music europea. Al centro dell'esibizione di questo originale progetto ci sono le due voci, eteree e affascinanti, e la cetra usata come batteria oltre che come strumento a corde.
Sabato 10 settembre il tradizionale appuntamento alla Chiesa Campestre di San Giorgio con l’incontro/lezione delle 10:30 vedrà quest’anno in dialogo Melisa Yildirim, Ahmet Ozan Baysal e Alessandro Santacaterina, che sarà anche protagonista, alle 11:30, al termine dell’incontro, del concerto Il primo canto. Il giovane musicista calabrese, alla chitarra battente preparata, trasla nella contemporaneità la tradizione musicale della sua terra di origine, creando un terreno di incontro tra i grandi compositori del Novecento - John Cage e Bruno Maderna - e le danze tipiche della Calabria, distinguendosi con un approccio del tutto personale - basato sulla preparazione del suo strumento, l'utilizzo dell'archetto e di una loop station - che rende unica ogni sua esibizione.
La mattinata a San Giorgio si concluderà come di consueto con l’Aperitivo campestre e la degustazione di eccellenze vinicole sarde.
Nel pomeriggio, alle 17:00, il programma riprenderà - dopo due anni di assenza - con uno degli appuntamenti più amati dal pubblico del Festival, Di Granito XVII Edizione. Musiche tradizionali tra sacro e profano: il concerto acustico itinerante di musiche tradizionali con la sonorizzazione della Roccia dell’Orso
dedicata a Pietro Sassu e Mario Cervo, realizzato in collaborazione con ISRE, Lugori S.c.a.r.l., Archivio Mario Cervo, Ass. “Tottoi Zobbe e Antoni Are”. Quest’anno saranno con noi il Tenore S'arborinu de Orune (Sardegna), con Angelo Soma e Antonio Tolu boche, Piero Cidda mesu boche, Francesco Chessa contra, Franco Monni basciu, e il Tenore Ususule de Siniscola (Sardegna), con Antonio Secchi oche, Antonio Dettori mesu oche, Domenico Carta contra, Francesco Carta bassu.
A partire dalle 21:30, infine, secondo e ultimo appuntamento a Punta Palau, in località Porto Faro, per Al Faro #9: in apertura della serata, incontreremo nuovamente Melisa Yildirim (Turchia) virtuosa di kamancha, strumento di origini persiane, tradizionalmente utilizzato nelle orchestre di musica classica dell'Oriente e inserito - per le prassi esecutive e di costruzione - tra i patrimoni orali e immateriali dell'umanità dell'UNESCO. Yildirim, che proporrà un’esibizione in solo, ha modificato lo strumento, aggiungendo una corda, e ne ha ridefinito il ruolo, creando un crossover con il jazz, la musica improvvisata e le musiche di altre aree geografiche, tessendo un ponte ideale tra Oriente e Occidente.
A seguire, alle 22:30 sarà il momento di uno dei concerti più attesi di questa edizione, quello dello Yazz Ahmed Quartet (Bahrain/UK). Yazz Ahmed, trombettista, compositrice e produttrice, è, infatti, oggi considerata una delle figure più importanti del jazz contemporaneo internazionale ed è particolarmente apprezzata per il suo lavoro che supera i confini tra jazz ed elettronica, unendo i suoni spirituali del Medio Oriente con il sapore futuristico della scena jazz contemporanea del Regno Unito e dando vita a quello che è stato descritto come un "jazz arabo psichedelico, inebriante e avvincente". Con lei sul palco ci saranno i musicisti Ralph Wyld al vibrafono, Dave Manington al basso e Martin France alla batteria.
Domenica 11 settembre, ultima giornata di Festival, si aprirà anche quest’anno con uno speciale concerto ospitato in una cantina del territorio: alle ore 11:00 presso le Tenute Filigheddu si esibiranno i Pororoca (Sardegna), con Alessandro Cau alla batteria, Federico Fenu al trombone e Tancredi Emmi al contrabbasso. Attingendo vari elementi dalle musiche del mondo, il trio dà vita a un linguaggio jazzistico contemporaneo intriso di contaminazioni, in cui composizione e improvvisazione si fondono e diventano irriconoscibili. Al termine dell’esibizione, alle 12:00, festeggeremo con il Brindisi al “prossimo anno” e la degustazione dei vini delle Tenute Filigheddu.
Nel pomeriggio, alle 18:30, Isole che Parlano tornerà nell’arcipelago di La Maddalena con uno degli appuntamenti più amati nella storia del Festival: ospite del meraviglioso concerto al tramonto a Cala Corsara sull’Isola di Spargi sarà per questa edizione proprio la musicista Yazz Ahmed - questa volta in solo - con tromba, filicorno ed elettronica.
In contemporanea, nel cuore della Barbagia, a Orani saranno, invece, Alessandro Santacaterina con la sua chitarra battente preparata e Melisa Yildirim al kamancha, gli ospiti speciali del concerto realizzato in collaborazione con il Museo Nivola.
Si tornerà, infine, a Palau alle 21:00, per il tradizionale Saluto al mare: con un breve concerto sulla Spiaggia di Palau Vecchio Isole che Parlano darà appuntamento al suo pubblico per la prossima edizione.






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