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Castellammare. Intervista al Senatore Riccardo Nencini per l'evento "Quisilegge"(25/11/2021)
A cura di Ernesto Manfredonia L'appuntamento letterale organizzato dall'amministrazione comunale, con il supporto del Lions Club Castellammare di Stabia Terme, prevede questa volta come ospite il Senatore Riccardo Nencini. Verrà presentato il suo nuovo libro "Solo", un testo che delinea uno profilo storico del deputato Giacomo Matteotti ucciso agli esordi del Governo fascista. L'evento è previsto per 25 Novembre alle ore 16:30 presso la Sala Congressi del Palazzo Reale di Quisisana. Per meglio comprendere il tenore che sottende la riflessione su una delle figure più emblematiche della storia d'Italia, abbiamo posto alcune domande all'autore. 1) Senatore Riccardo Nencini, come è nata l’idea di questo libro? E’ il frutto di una riflessione lunga e maturata nel corso di un biennio. L’importanza della figura di Matteotti come “anti-M” – il primo vero antagonista di Mussolini - è rimasta a lungo trascurata. ‘Solo’ non è una biografia, è la storia di una stagione drammatica che vide Matteotti ergersi, spesso da solo, contro il Duce. Nessuna agiografia, semmai un’analisi attenta di documenti di archivio e di nuove fonti che attestano, tutte, come il mandante del rapimento e dell’omicidio avesse un nome e un cognome. Matteotti è stato il fantasma che ha aleggiato sul Fascismo per tutta la durata della dittatura. 2) I libri di storia solitamente si soffermano sul tragico episodio dell’omicidio Matteotti adducendo spesso motivazioni troppo semplicistiche. E’ vero che Matteotti pagò con la vita il prezzo della scoperta dei finanzamenti al partito fascista? Matteotti è stato un eroe eretico e solitario, ‘vittima’ della sua stessa lungimiranza e del suo coraggio. Aveva in mano notizie e documenti sulle tangenti petrolifere del fascismo e altro. Dopo le elezioni del ’24, con Mussolini che aveva una maggioranza granitica, Matteotti capisce che la partita è persa per sempre. Ma non molla e spinge fino alle estreme conseguenze l’opposizione al fascismo. Sapeva che avrebbe pagato tutto questo con la vita: ne parla con i suoi compagni di partito – in primis con il deputato socialista Elia Musatti – e non c’è giorno che Matteotti non attacchi Mussolini, su tutto: il bilancio, ruberie, tangenti, aggressioni e omicidi. L’intervento del 30 maggio 24 sui brogli elettorali, quello che lo ha reso famoso, non è altro che un episodio tra tanti. Intervenne in aula per caso, su un argomento che non era all’ordine del giorno. 3) Matteotti in nome della libertà si ribellò a una dittatura. Oggi quali sono le dittature a cui dovremmo ribellarci? Si sente parlare molto di ‘dittatura sanitaria’ e ci si appella alla libertà di scelta di vaccinarsi o meno. Io credo si stia confondendo la libertà – sacrosanta - con la responsabilità collettiva che ciascuno dovrebbe assumere. Senza questa, la ripresa sarà più lenta e difficile del previsto |
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