LAGO FILM FEST, il festival indipendente di cinema di ricerca | XVIII edizione | Revine Lago(29/06/2022)
Con 160 titoli provenienti da 45 Paesi, 71 anteprime nazionali, 7 internazionali e 2 mondiali, dal 22 al 30 luglio 2022 va in scena nell’affascinante borgo di Revine Lago, nel cuore delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, la diciottesima edizione di Lago Film Fest, il festival indipendente di cinema di ricerca che dal 2005 propone uno sguardo inedito sulle concezioni più contemporanee del cinema internazionale.
Per nove giorni, il borgo veneto diventa teatro di suggestive proiezioni in riva al lago, incontri, laboratori per adulti e bambini, masterclass e performance a sorpresa tra i suoi vicoli medievali, offrendo al pubblico un’esperienza unica all’insegna di cinema, arte e musica.
Per i suoi diciotto anni, Lago Film Fest diventa festival internazionale di cinema “di ricerca”, con la volontà di mappare le traiettorie dell’arte cinematografica del futuro e diventare la casa dei giovani talenti del cinema mondiale.
“Abbiamo voluto in questo modo asserire il valore della ricerca come azione collettiva, proiettata verso il futuro, ma allo stesso tempo consapevole del proprio passato, e che tenta di tracciare delle rotte in acque sconosciute”, commenta Alessandro Del Re, co-direttore artistico della rassegna assieme a Mirta Ursula Gariboldi e Morena Faverin. “La posizione che abbiamo voluto riaffermare è quella della difesa di una certa idea di cinema: aperto, plurale e proteiforme, senza per questo aver bisogno di affermare una tesi, ma abbracciando il dubbio e la contraddizione, conscз nella dialettica che l’arte, per sua natura, fa emergere. Quello che abbiamo voluto costruire è un festival che abbia bisogno dell’incontro e del confronto sui temi e sulle forme per r-esistere, un festival che possa riaffermare il senso di comunità attraverso la comune condivisione di prospettive sul contemporaneo”.
Per l'edizione 2022 sono 102 i film in concorso, tra fiction, documentari e animazioni, selezionati tra oltre 3.000 candidature pervenute da tutto il mondo, suddivisi in 9 concorsi ufficiali: Moving Bodies, Nuovi Segni, Princìpî Award, Regione del Veneto, Concorso Nazionale, Concorso Internazionale, insieme a due concorsi dedicati ai più piccoli, Unicef Kids e Unicef Teens, e il concorso L.O.S.T. Lago Original Soundtrack alla migliore colonna sonora.
Tutti i film sono proiettati in lingua originale, sottotitolati in italiano.
Tra i titoli in concorso si segnalano The Sower of Stars di Lois Patino, anteprima nazionale del film candidato agli EFA dalla Berlinale, fantasmagorica composizione di una città asiatica di notte; Lost in 2020 di Donatella Di Cicco, anteprima mondiale del nuovo film della documentarista italiana, che racconta la notte di Capodanno 2020; The Capacity for an Adequate Anger di Vika Kirchenbauer, anteprima nazionale di uno dei corti LGBTQI+ più apprezzati e premiati dell’ultimo anno, che indaga lo spazio sociale dei corpi; The Analogy of Space di Oleksandr Hoisan, anteprima europea del documentario animato del giovane regista ucraino, ospite del festival, che esplora in chiave documentaristica le frontiere della realtà virtuale.
Lago Film Fest si arricchisce inoltre di un’ampia rassegna di proiezioni fuori concorso comprendente proiezioni speciali, focus tematici e curatoriali e fireworks (retrospettive dedicate a giovani autori).
I fireworks sono dedicati quest’anno a quattro giovani filmmaker da tutto il mondo: il regista boliviano Kiro Russo, premio della giuria all’ultima Mostra del Cinema di Venezia per El Gran Movimiento, che presenta in anteprima mondiale un cortometraggio inedito; l’iraniana Mitra Farahani, regista e produttrice, tra gli altri, degli ultimi due film di Jean-Luc Godard, vincitrice del premio speciale alla giuria alla Berlinale 2022 con il film A Vendredì, Robinson, che porta tre cortometraggi di Ebrahim Golestan che ha restaurato insieme alla Cineteca di Bologna; Payal Kapadia, vincitrice del Golden Eye Award come miglior film documentario al Festival di Cannes 2021 con A Night of Knowing Nothing, che cura anche una retrospettiva sui nuovi talenti del cinema indiano; Tomàs Pichardo-Espaillat, importante animatore dominicano che ha già collaborato in Italia con varie fondazioni ed enti tra cui FABRICA a Treviso.
The Capacity for an Adequate Anger, Vika Kirchenbauer
Tra le proiezioni speciali: Tracce di Pietro Daviddi, in apertura del festival, film prodotto da Ring Film e MACRO-Museo d'Arte Contemporanea di Roma, documentario che raccoglie le impressione e le reazioni dei bagnanti del litorale romano alla mostra personale TRACCE/TRACES di Lawrence Weiner; due cortometraggi di Kamal Aljafari, regista di punta del cinema palestinese, che a distanza di 16 anni raccontano di due luoghi “amministrativi” di Berlino dal forte carico simbolico; l’anteprima italiana di Sycorax di Matìas Pineiro, un’ulteriore variazione su Shakespeare presentata alla Quinzaine des Réalisateurs, e la proiezione di Una Mujer Silenciosa, primo cortometraggio del regista argentino che riflette tutte le caratteristiche del suo cinema.
Tra i focus tematici, oltre a quelli già citati di Payal Kapadia sul cinema indiano contemporaneo e di Mitra Farahani sui film restaurati del Golestan Film Studio, si segnala il focus dedicato al cinema georgiano curato da Alexandre Koberidze, autore di What Do We See When We Look at the Sky?, vincitore del premio della critica alla Berlinale 2021, votato tra i 10 migliori film del 2021 da testate come Cinemascope, Cahiers du Cinéma e The Guardian.
Ampio spazio al dialogo tra cinema e musica con diversi appuntamenti: un’esclusiva masterclass sul sound design a cura di Mirko Perri, tre volte vincitore del David di Donatello nella categoria Miglior Suono, con due nomination nel 2022 per È Stata la Mano di Dio di Paolo Sorrentino e Freaks Out di Gabriele Mainetti; la presentazione in anteprima assoluta di Caravan, documentario di Alberto Gottardo e Francesca Sironi, dedicato a IRA, ultimo album del cantautore, produttore e compositore IOSONOUNCANE; la partecipazione dell* musicist* Ginevra Nervi, nella giuria L.O.S.T, musicista solista e compositrice di colonne sonore per Sky, Rai e il cinema, presente alla 77esima Mostra con 3 colonne sonore, e Adele Altro (Any Other) nella giuria Regione del Veneto; Giorgi Koberidze, fratello di Alexandre Koberidze e autore della colonna sonora originale di What Do We See When We Look at the Sky?, che sarà al festival come giurato del premio L.O.S.T.
Importanti nomi internazionali compongono le giurie di quest’anno, a prevalenza femminile: Joana Sousa, direttrice di DocLisboa, uno dei festival di documentari più importanti al mondo; Elsa Charbit, direttrice di Entrevues de Belfort, secondo festival di cinema in Francia dietro a Cannes; Sarah Möller, direttrice di POOL, festival di videodanza berlinese tra i più importanti nel suo genere; Diana Cam Van Nguyen, astro nascente del cinema d'animazione, e Gesine Moog, ballerina contemporanea di fama internazionale.
Tra gli italiani in giuria anche Francesco Montagner, trevigiano d’origine e Pardo d’oro a Locarno con Brotherhood, recentemente distribuito in sala in Italia, e Rosa Palasciano, co-autrice e protagonista di Giulia di Ciro De Caro, candidata ai David di Donatello per la miglior interpretazione femminile
Tracce, Pietro Daviddi
Tornano inoltre i Barefoot Industry Days, due giorni dedicati ai professionisti del mondo del cinema con pitch, incontri one-on-one sui pedalò sul lago, tavole rotonde, laboratori a gruppi, talk e masterclass. Tema di quest’anno è il decentramento: partendo dalla consapevolezza della trasformazione dei centri urbani e del conseguente cambiamento radicale della vita, il focus è posto sui modi, gli strumenti e i buoni esempi per fare cinema al di fuori dei grandi centri abitati e, nello specifico, all'interno delle microcomunità sparse sul territorio italiano ed europeo.
Grande attenzione è riservata anche agli spettatori del futuro grazie ai concorsi patrocinati dall’Unicef, 37 film per un pubblico diviso in kids e teens, in cui gli stessi bambini voteranno e sceglieranno il film vincitore.
Lago Film Fest si riconferma un appuntamento annuale con il cinema internazionale del presente e del futuro che si distingue per la qualità dei contenuti e per le coinvolgenti modalità di fruizione, in grado di trasformare il paesaggio e le acque di Lago nel perfetto ecosistema per l’evoluzione dell’immagine in movimento. Un’identità anfibia, quella di Lago, che è anche al centro dell’immagine guida della nuova edizione del festival, firmata da Piero Percoco che torna a Revine Lago con un progetto fotografico inedito incentrato sul rapporto tra l’ecosistema lacustre e i suoi frequentatori (disponibile sul sito dedicato nuovevisioni.com).
A partire da quest’anno, sarà possibile acquistare un abbonamento a vita per Lago Film Fest e garantirsi un posto in prima fila sulle sponde del cinema anfibio più visionario d’Italia.
Lago Film Fest
Nato nel 2005 nella suggestiva località lacustre di Revine Lago (TV) e giunto alla sua diciottesima edizione, il Lago Film Fest è un festival internazionale di cortometraggi, documentari e sceneggiature, che prendono corpo nel metabolismo urbano del vivere quotidiano. Nove giorni di incontri, video, workshop, performance artistiche, musica e ospiti illustri in riva al lago, tra le case di pietra. Per vivere un’esperienza unica, sospesa nel tempo, che non si può capire completamente se non vivendola di persona. Lago Film Fest è una woodstock cinematografica, una grande pellicola che ha per trama le storie che ogni anno si intrecciano alle increspature del lago. Una dimensione reale quanto irreale dove il cinema è filo conduttore e allo stesso tempo il pretesto per incontrarsi, sperimentare e creare.
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