Pompei - Sequestro di 46 chioschi abusivi. Avevano invaso l'ingresso del Parco Archeologico(07/10/2024) Nella mattinata odierna, a Pompei, i Carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di 63 soggetti indiziati del reato di invasione, avente ad oggetto 45 strutture, tra chioschi e gazebo, che occupano abusivamente diverse zone del territorio comunale di Pompei, tutte prossime agli ingressi del Parco Archeologico (piazza Esedra, piazza Anfiteatro, via Roma).
Un 46º chiosco abusivo è stato sequestrato d'iniziativa dai Carabinieri.
Il provvedimento cautelare reale, maturato all'esito di un'attività d'indagine coordinata da questa Procura della Repubblica e condotta dai Carabinieri di Torre Annunziata, trae origine dalle numerose anomalie rilevate dai militari de1l’Arma nell'occupazione del suolo pubblico da parte degli esercizi commerciali presenti in specifici siti di Pompei.
Le indagini, effettuate mediante mirati sopralluoghi tecnici e che si sono giovate anche di una consulenza tecnica, hanno permesso di accertare come i chioschi e i gazebo utilizzati per le attività di vendita nei pressi degli scavi archeologici, avessero, di fatto, assunto caratteristiche di opere non amovibili, stabilmente ancorate al suolo, e quindi idonee a determinare un'occupazione abusiva e permanente del suolo pubblico.
Gli accertamenti espletati hanno consentito di appurare l'assenza delle condizioni di regolarità urbanistica delle strutture, le quali erano state realizzate in violazione dei plurimi vincoli gravanti sulle aree di interesse, nonché in totale assenza dei titoli concessori, necessari ai fini della legittima occupazione del suolo pubblico.
La su descritta situazione di illiceità ha formato oggetto di una compiuta e circostanziata mappatura delle strutture abusive ad opera dei Carabinieri, che hanno provveduto a individuare i soggetti che ne hanno la disponibilità, accertando che gli stessi non erano mai stati destinatari di provvedimenti concessori ai fini dell'occupazione di suolo pubblico o di sanatoria della illecita occupazione dello stesso, protrattasi per anni.
Il sequestro preventivo si è reso necessario al fine di far cessare la permanenza del reato di occupazione abusiva di suolo pubblico, mediante lo sgombero e la rimozione delle strutture abusive. All'esito delle operazioni, si è proceduto alla chiusura di tutti i chioschi e i gazebo oggetto del sequestro mediante l'apposizione dei sigilli e di cartellonistica monitoria.
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