Omicidio Pescara fermati due minorenni (24/06/2024)
Nel rispetto dei diritti delle persone indagate e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.
Ieri sera, verso le ore 21.00, la Polizia di Stato è intervenuta presso il parco pubblico “Robert Baden Powell”, sito in via Raffaello, a ridosso del centro cittadino di Pescara, dove era stato segnalato l’accoltellamento di un ragazzo.
Sul posto, gli equipaggi della Squadra Volante hanno rinvenuto, nella parte retrostante del parco, in mezzo a dei cespugli dietro il campetto di calcio, il corpo privo di vita di un ragazzo, un minore italiano, di 16 anni, con evidenti segni di ferite da taglio.
Immediatamente è stata avviata l’attività investigativa ed è stato informato il Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Pescara, dott. Gennaro Varone, che si è recato sul posto insieme al Procuratore Capo della Repubblica di Pescara, dott. Giuseppe Bellelli. Appena si sono palesate le possibili responsabilità di minorenni, sul luogo del delitto sono intervenuti il Procuratore Capo presso il Tribunale per i Minorenni di L’Aquila, dott. David Mancini e il Pubblico Ministero Minorile di turno, dr.ssa Angela D’Egidio, unitamente alla polizia giudiziaria della Questura di Pescara ed al medico legale, dott. Cristian D’Ovidio.
Le indagini avviate subito dopo il ritrovamento del corpo della giovane vittima, sono state condotte da personale altamente specializzato della Squadra Mobile pescarese, dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e dalla Polizia Scientifica. E’ stato così possibile identificare la vittima e ricostruire la dinamica di quanto accorso, in particolare le cause che hanno determinato l’efferato evento omicidiario da ricondurre ad un diverbio connesso alla gestione di sostanze stupefacenti. La vittima sarebbe stata attirata in una zona non sorvegliata retrostante il parco e poi colpita ripetutamente con un’arma da taglio nelle parti vitali del corpo.
Tali accertamenti maturavano nell’ambito del raccordo operativo tra la Procura ordinaria di Pescara e la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di L’Aquila. Infatti, il Pubblico Ministero di turno della Procura Minorile ed il suo Procuratore Capo, dopo il sopralluogo sul luogo del delitto, si recavano presso gli uffici della Questura di Pescara - Squadra Mobile, procedendo a sentire i testimoni per tutta la notte fino alla mattinata di oggi ed a analizzare tutti gli elementi utili.
Le sinergie operative hanno consentito di imprimere una svolta significativa alle indagini con l’acquisizione delle immagini di sorveglianza presenti nella zona antistante del parco e in prossimità di uno stabilimento balneare dove tutti i componenti del gruppo si sono recati dopo l’efferato crimine.
E’ utile segnalare anche la cooperazione dei reparti investigativi della Questura di Pescara (Squadra Mobile, le Volanti e la Polizia Scientifica) che hanno fornito ai magistrati inquirenti elementi investigativi utili a determinare il provvedimento di fermo di due ragazzi minorenni gravemente indiziati del delitto.
La drammatica vicenda, fin dalle prime battute, ha evidenziato un incredibile disagio giovanile, una sorprendente carenza di empatia emotiva ed una palese incapacità di comprendere l’estremo disvalore delle azioni commesse.
Questi atteggiamenti disfunzionali meritano ampio approfondimento, al pari della necessaria ricostruzione delle dinamiche e responsabilità. A tal fine sono dirette le attività investigative in corso, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di L’Aquila.
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