(25/11/2020)

A cura di Camillo Amarante

Dall’Argentina arriva la notizia che sconvolge il mondo del calcio e dello sport: Diego Armando Maradona si è spento in seguito ad un arresto cardiaco all’età di 60 anni.

Nelle scorse settimane l’ex calciatore del Napoli e del Barcellona era stato operato alla testa per un ematoma subdurale, ma l’intervento era pienamente riuscito.

Nel pomeriggio di oggi, mercoledì, Diego è stato colpito da un arresto cardiaco mentre era nella sua abitazione. Un episodio fatale che gli strappa la vita e che porta via al mondo il più grande calciatore della storia.

Diego vinse due scudetti con il Napoli (87’ e 90’) e i mondiali di calcio con la sua Argentina nel 1986.

Sessant’anni festeggiati meno di un mese fa, con auguri provenienti da ogni parte del mondo, da parte di amici e personaggi incantati dal suo modo di giocare, ammiratori di un campione che in campo ha sempre dimostrato una classe cristallina, dote per la quale è stato dipinto come “il più grande di tutti i tempi”.

Indimenticabili gli anni vissuti a Napoli, un amore incondizionato per la città e per i napoletani, che hanno visto in lui la reincarnazione della napoletanità, un “Dio” amato e venerato dai suoi tifosi azzurri.

Non esistono probabilmente parole per descrivere la classe, nemmeno i titoli vinti e le reti segnate, tra cui la famosa “mano de Dios” conosciuta in tutto il mondo. Diego Armando verrà ricordato come il più grande di tutti i tempi, un mix di genio e sregolatezza, capace di vincere da solo le partite tirando fuori dal cilindro magie uniche.

Questa volta però, Maradona non è riuscito a vincere l’ennesima battaglia di una vita fatta di tante cadute, ma che resterà gloria nelle pagine del calcio.

 Ciao Diego.