11/08/2017 -     A cura di Amos Donner     Secondo il soave canto dei passeri che svolazzano tra i tetti del Palazzo di Piazza Papa Giovanni XXIII, apprendiamo che il consigliere comunale Maria Amodio stia già gustando in anticipo l'ebbrezza del prestigio che viaggia sulla poltrona del Presidente del Consiglio attraverso i suoi loquaci encomi votati a questa presunta Castellammare turistica. Perché questa decisione? L'entusiasmo, che già traspare sulla bacheca facebook della consigliera in questione, si è rilevato un'ottima leva per poter riassettare gli equilibri consiliari che eviterebbero, e compenserebbero, quel ripugnante pensiero che ruota attorno al vituperato rimpasto di Giunta. Ma perché proprio Maria Amodio? La risposta è semplice. Da una parte si darebbe una spallata allo scomodo Melisse, che intanto sta accrescendo il suo prestigio sociale con nuove conquiste in ambito professionale, e dall'altra si indebolirebbe spietatamente la figura di Antonio Alfano, da sempre bersaglio delle forze politiche della maggioranza. Delegittimando Alfano si otterrebbe del resto anche il gradito indebolimento dell'assessore Carla Di Maio. Infine si otterrebbe un terzo ed ultimo risultato. Con Maria Amodio Presidente del Consiglio, si trascinerebbe automaticamente la consigliera Tina Donnarumma tra le fila di Stabia Libera, visto che il processo naturale che vedeva la consigliera di Progetto Stabia nel gruppo di Alfano era osteggiato proprio da Maria Amodio su induzione della consigliera Giusy Amato. Così dicono.